Il plagio consiste nel copiare un lavoro svolto da un'altra persona quando l’autore, che firma il quantum non è reale ma si è appropriato di materiale altrui. Esso rappresenta una violazione della proprietà intellettuale di un'altra persona. Molte università hanno la loro definizione di plagio.
Università Cattolica del Sacro Cuore
"Il plagio è definito come l’intenzionale attribuzione di termini, espressioni, idee, ricerche o scoperte altrui a sé stessi o a un altro autore, a prescindere dalla lingua in cui queste sono ufficialmente presentate o divulgate."
Fonte: Università Cattolica del Sacro Cuore.
Università di Pisa
"Il plagio è definito come la parziale o totale attribuzione di parole, idee, ricerche o scoperte altrui a se stessi o ad un altro autore, a prescindere dalla lingua in cui queste sono ufficialmente presentate o divulgate, o nell'omissione della citazione delle fonti."
Fonte: Università di Pisa.
Università di Padova
"Si usa il termine plagio per designare l’appropriazione, totale o parziale, di un'opera dell’ingegno altrui nel campo della letteratura, dell’arte, della scienza, o comunque coperta dal diritto d’autore."
Fonte: Università di Padova.
Per plagio non si intende soltanto il copia e incolla del lavoro di un’altra persona. Anche la traduzione o la parafrasi di un testo usando sinonimi è considerato plagio, così come scrivere riguardo una teoria esistente senza citare la fonte.
In parole semplici, usare l’idea di un’altra persona senza un dovuto riconoscimento e riferimento bibliografico dell’appartenenza dell’idea a tale persona è da considerarsi plagio.
Fonte: Scribbr.it