Come si è detto il rito veniva fatto anche dalle donne e dalle fanciulle fenice, in onore del loro dio Adone, che, secondo la loro religione, rinasceva alla vita, uscendo dal regno dei morti, due volte l'anno, e cioè per il solstizio d'estate e l'equinozio di primavera.
Allora le fanciulle fenice, proprio come le nostre donne di sardegna, preparavano questi vasi che chiamavano Herme o Giardini di Adone (dio della bellezza e dell'amore) disponendoli ai piedi degli idoli di Adone, bene ornati di nastri, fiocchi e bandelle colorate, dalle svariate tinte sfumanti, e, abbandonandosi ad una gioia sfrenata, danzavano, con danze molto licenziose, intorno agli idoli, per propiziarsi il loro dio.